conosciamoci
Un rapido sguardo sugli appunti mi ha rivelato questi pensieri:
Il silenzio:
Indescrivibile era il silenzio che avvolgeva il paesaggio e che suscitava in me la sensazione di essere solitario, leggero e unico al mondo. Nello stesso tempo cercavo di fare mio la totale assenza di suono per conservarlo il più possibile.
Solo più tardi al posto della gioia risaliva la preoccupazione che quel momento sarebbe durato ancora per poco
Farsi capire: Tutto in questo master impegna moltissimo, anche il solo fatto di postare un messaggio... Trovare le parole giuste per farsi capire, per trasmettere lo stato d’animo..
Perché? Perché amo il silenzio, uno stato d’essere essenziale per la riflessione e, poi, per l’evasione dai pressanti problemi. Il silenzio tra un messaggio e l’altro è necessario come il silenzio tra una nota e un’altra..senza il silenzio la musica non può esistere...e nemmeno i nostri pensieri.
PERO’ il silenzio deve essere interrotto a volte dalla comunicazione...aye, there’s the rub!...... non si capisce talvolta qual’è la cosa più difficile: parlare o rimanere in silenzio.
Un silenzioso saluto
John
Ciao a tutti,
con un pò di ritardo (sono stato fuori per qualche giorno) mi presento.
Mi chiamo John Hannon. Sono inglese di nascita, irlandese di origine, italiano naturalizzato.
Vivo e lavoro in Italia da 25 anni. Alcuni anni al nord (Verona, Reggio Emilia e Bologna) poi qui a Bari.
Sempre lavorato come insegnante di lingua inglese (tra università e scuola superiore di secondo grado) e da dieci anni da formatore per insegnanti di lingua inglese.
Dopo molti anni di poco interesse alle tecnologie di qualsiasi tipo, è da 5 o 6 anni che cerco di apprendere ad usare le nuove tecnologie. Esperienze di corsi di perfezionamento a Firenze e, più recentemente, a Padova - dalla quale si è sviluppato un interesse maggiore per applicare questi strumenti nel campo dell’istruzione e della formazione.
C’è chi dice che sono sempre al computer, ma non è vero. La passione per la lettura non mi lascerà mai, e di certo leggere al computer per molto tempo non mi piace tanto.
Voglio, però, imparare a creare con l’aiuto del computer.. per questo mi sono iscritto al corso per la creazione di Learning Objects. C’è molto da cambiare nel mondo della scuola, e sono del parere che più strumenti e più materiale messi a disposizione degli alunni non può che stimolare l’autonomia e la motivazione degli studenti.
Oggi però è domenica.......e una voce mi dice: “Non scrivere troppo! Fatti una passeggiata, visto che il tempo è buono.” E così farò!
A presto
John
Ciao Gino,
bella idea di chiederci di riflettere su quanto abbiamo già fatto, scritto e letto negli ultimi giorni e dare le nostre impression.
L’impressione è di un grande fermento, di persone che cercano di conoscersi e di creare una rete di rapporti sulla quale lavorare e creare insieme.
Allo stesso tempo, mi ero disabituato alla mole di informazioni e di messaggi che un corso comporta..però non mi preoccupo tanto. Per quello che ho visto e sperimentato negli ultimi due anni, basta iniziare con una buona dose di positive thinking, calma e buona volontà e il corso diventa non solo interessante e gratificante ma anche divertente, proprio perché, essendo così distribuito e che sfugge ad un controllo (e anche una conoscenza) perfetto, dal punto di vista di noi corsisti, il corso acquisisce una certa indeterminatezza piacevole e piena di sorprese.
Spero di essermi spiegato bene!!!!
Se non, me lo farete sapere.
A presto
John
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